Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34146 del 15 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:34146PEN

Massima

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La presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. può essere superata solo in presenza di elementi concreti e specifici che dimostrino l'attuale insussistenza di tali esigenze, come il decorso del tempo dalla commissione del fatto, il contegno dell'imputato privo di precedenti provvedimenti cautelari, nonché l'intervenuta interruzione della permanenza del reato associativo. Tuttavia, ove risultino a carico dell'imputato elementi di segno contrario, quali la gravità dei fatti contestati, l'entità della pena irrogata in primo grado, il ruolo rivestito nella consorteria mafiosa e la mancanza di elementi che comprovino l'interruzione del legame con tali ambienti criminali, la presunzione relativa non può ritenersi superata, rendendo legittima l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ci. Ma. , n. a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Catanzaro, in data 21 settembre 2010, di conferma dell'ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere del G.I.P. del Tribunale di Catanzaro, in data 6 settembre 2010;

Visti gli atti, l'ordinanza denunziata e il ricorso;

Sentita in camera di consiglio la relazione svolta dal consigliere dott. ((omissis));

Sentito il pubbl…

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