Cassazione penale Sez. I sentenza n. 51151 del 21 dicembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:51151PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. si configura quando un soggetto, consapevolmente e stabilmente, mette a disposizione della consorteria criminale la propria attività, anche di semplice esecuzione, purché causalmente orientata al perseguimento degli scopi associativi, senza che sia necessaria la prova di una formale affiliazione o di una partecipazione attiva ai reati-fine. L'aggravante della disponibilità di armi è configurabile a carico di ogni partecipe che ne sia consapevole o lo ignori per colpa, anche sulla base del fatto notorio della stabile detenzione di armi da parte del sodalizio mafioso. Il tentativo di estorsione si configura quando la violenza o la minaccia non raggiungano il risultato di costringere la vittima al facere ingiunto, a prescindere dall'esistenza di esplicite richieste di pagamento o della denuncia da parte della persona offesa. L'aggravante del metodo mafioso ex art. 416-bis.1 c.p. ricorre quando le modalità della condotta, anche in assenza di esplicite minacce, siano idonee a creare nella vittima una condizione di assoggettamento e omertà, in ragione della forza intimidatrice del sodalizio criminale. Il giudice può negare le circostanze attenuanti generiche in presenza di fatti di intrinseca gravità commessi in ambito associativo e in assenza di elementi positivamente valutabili a favore dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. MASI Paola - Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/04/2022 della CORTE APPELLO di MESSINA;
udita la relazione svolta dalla Consigliera Dr. TERESA LIUNI;
udita la Procuratrice generale, Dr. MARIELLA DE MASELLIS, la quale ha concluso chiedendo per il ricorrente (OMISSIS) l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata limitatamente al capo A, ed il rigetto nel resto; per gli altri ricorsi chiede il rige…

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