Consiglio di Stato sentenza n. 6449 del 2014

ECLI:IT:CDS:2014:6449SENT

Massima

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La pubblica amministrazione, nell'ambito della concessione di occupazione di suolo pubblico, può legittimamente esercitare il potere di disdetta della concessione permanente, senza necessità di comunicazione di avvio del procedimento, qualora sopravvengano ragioni di pubblico interesse che rendano incompatibile la prosecuzione del rapporto concessorio. La disdetta si configura come atto paritetico e non provvedimentale, volto ad evitare la rinnovazione tacita del rapporto, e non richiede una puntuale motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse, essendo sufficiente il riferimento alle prescrizioni contenute negli strumenti di pianificazione dell'occupazione del suolo pubblico adottati dall'amministrazione competente. L'individuazione delle aree da ricomprendere nei piani di massima occupabilità e i criteri per tale individuazione costituiscono espressione di discrezionalità tecnico-amministrativa, sottratti al sindacato di legittimità del giudice amministrativo salvo il caso di manifesta irragionevolezza, irrazionalità o arbitrarietà. L'amministrazione è tenuta a bilanciare l'interesse allo sviluppo economico e occupazionale con l'esigenza di tutela e promozione degli aspetti storico-artistici del contesto urbano, potendo pertanto legittimamente disdettare concessioni pregresse al fine di rendere applicabili le prescrizioni del piano di massima occupabilità, assicurando la necessaria parità di trattamento tra gli operatori del settore. La mancata acquisizione del parere di regolarità contabile del Ragioniere Generale non costituisce vizio di legittimità dell'atto, trattandosi di un requisito meramente formale preordinato all'individuazione della responsabilità amministrativa e contabile, la cui mancanza integra al più una mera irregolarità.

Sentenza completa

N. 06375/2013
REG.RIC.

N. 06449/2014REG.PROV.COLL.

N. 06375/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6375 del 2013, proposto da:
Santa Barbara S.n.c. di Cortesi Marcello, in persona del suo legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avv. Mariateresa Elena Povia, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Nicola Ricciotti, 9;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, costituitosi in giudizio, rappresentato e difeso dall’avv. Rosalda Rocchi e dall’avv. Alessandro Rizzo, entrambi dell’Avvocatura di Roma Capitale, con elezione di domicilio presso l’Avvocatura medesima in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

nei confronti di

Associazione

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