Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18611 del 17 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:18611PEN

Massima

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Il danneggiamento di beni di proprietà altrui, in particolare di un immobile condotto in locazione, integra il reato di danneggiamento, a prescindere dalla motivazione soggettiva dell'agente o dalla tempistica della denuncia, essendo sufficiente la prova dell'effettivo danneggiamento accertato attraverso rilievi fotografici e testimonianze dirette. Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità penale dell'imputato, deve attenersi alle risultanze probatorie acquisite nel processo, senza poter accogliere mere deduzioni difensive non sorrette da elementi di prova specifici e concreti. Eventuali lacune o imprecisioni nella ricostruzione dei fatti non inficiano la validità della sentenza, purché questa risulti adeguatamente motivata sulla base degli elementi di prova raccolti. Il giudice di legittimità, nel sindacare la decisione di merito, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, se non in presenza di vizi logici o giuridici espressamente dedotti e dimostrati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - rel. Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FO. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 16/2008 TRIBUNALE di CASTROVILLARI, del 03/02/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/04/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CASUCCI Giuliano;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GIALANELLA Antonio che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con sente…

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