Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30336 del 24 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:30336PEN

Massima

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La parte offesa costituitasi parte civile nel processo penale davanti al Giudice di Pace, quando la citazione dell'imputato sia avvenuta su iniziativa del Pubblico Ministero ai sensi dell'art. 20 del D.Lgs. n. 274 del 2000 e non su ricorso immediato della persona offesa ai sensi dell'art. 21 dello stesso decreto, non ha legittimazione a proporre impugnazione agli effetti penali avverso la sentenza di proscioglimento dell'imputato, restando salva soltanto la possibilità di impugnare la decisione agli effetti civili, in applicazione della regola generale di cui all'art. 576 c.p.p. richiamata dall'art. 2 del D.Lgs. n. 274 del 2000. L'appello proposto dalla parte civile avverso la sentenza di proscioglimento, interamente orientato all'istanza di condanna penale dell'imputato, è pertanto inammissibile, determinando la nullità della sentenza di condanna emessa in sede di gravame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto il 30.6.2011 da:

Avv. (OMISSIS), difensore di (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

e di (OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa dal Tribunale di Catania dell'1 febbraio 2011;

Sentita la relazione del Consigliere Dr. Paolo Antonio BRUNO;

Udite le conclusioni del Procuratore Generale in sede, in persona del Sostituto Dr. Gaeta Pietro, che ha chiesto l'annullamento con rinvio relativamente al tr…

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