Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3984 del 29 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:3984PEN

Massima

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Il reato di ingiuria si configura quando l'imputato rivolge alla persona offesa espressioni gratuitamente offensive e oggettivamente idonee a lederne l'onore e la reputazione, anche se non intrinsecamente ingiuriose, senza che rilevi l'eventuale stato di agitazione dell'imputato o la diffusa accettazione sociale di talune espressioni. Il dolo generico del reato è integrato dalla consapevolezza e volontà di proferire tali espressioni offensive, a prescindere dalla finalità perseguita dall'imputato. L'applicabilità dell'istituto della particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p. richiede una valutazione specifica e motivata da parte del giudice, non essendo sufficiente una mera asserzione generica della ricorrenza dei relativi presupposti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo A - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DE MARZO G. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dal difensore di:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 2/12/2014 della Corte d'appello di Campobasso;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PISTORELLI Luca;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito per la parte civile l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN …

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