Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 16609 del 2007

ECLI:IT:TARNA:2007:16609SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, qualora questa manifesti espressamente di non avere più interesse alla definizione del giudizio. In tal caso, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza pronunciarsi sulle spese di giudizio in assenza di costituzione in giudizio della parte resistente. Il principio di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse trova applicazione ogniqualvolta la parte ricorrente, per fatti o circostanze sopravvenuti, non abbia più alcun interesse concreto ed attuale alla decisione del ricorso, essendo venuto meno l'oggetto della controversia. Tale principio risponde all'esigenza di evitare pronunce meramente dichiarative o consultive, assicurando che il giudizio amministrativo abbia ad oggetto esclusivamente controversie attuali e non meramente ipotetiche o future. La declaratoria di improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, pertanto, costituisce un corollario del principio di economia processuale e di ragionevole durata del processo, in quanto evita l'inutile prosecuzione di un giudizio privo di utilità pratica per la parte ricorrente. Essa, inoltre, si fonda sul principio di effettività della tutela giurisdizionale, in quanto impedisce al giudice di pronunciarsi su questioni prive di rilevanza concreta per il ricorrente. In definitiva, la massima giuridica che si può trarre dalla sentenza in esame è che il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, qualora questa manifesti espressamente di non avere più interesse alla definizione del giudizio, senza che il giudice debba pronunciarsi sulle spese di giudizio in assenza di costituzione in giudizio della parte resistente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania,

Sezione Sesta,

ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso n. 7742/96 proposto da Gi. Ca., rappresentato e difeso dagli avv.ti Mi., Ba. e Gi. Re., e domiciliato presso la Segreteria del T.A.R., CONTRO il Comune di Fo., in persona del Sindaco pro-tempore, non costituitosi in giudizio, PER L'ANNULLAMENTO dell'ordinanza sindacale n. 261 dell'8.5.1996, concernente la demolizione delle opere abusive realizzate alla via Fu.. Visto il ricorso con i relativi allegati; Visti gli atti tutti della causa; Relatore il ((omissis)); Assenti i difensori del ricorrente alla pubblica udienza del 19 dicembre 2007; Ritenuto in fatto e considerato in diritto; FATTO E DIRITTO Con ricorso ritualmente notificato e depositato il ricorrente ha impugnato l'ordinanza indicata in epigrafe, chiedendone l'annullamento. Con atto depositato il 14 dicembre 2007 il ricor…

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