Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 9648 del 21 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:9648PEN

Massima

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Il delitto di istigazione alla corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, di cui all'art. 322, comma 2, c.p., si configura quando l'offerta o la promessa, anche se non quantificata o specificata nell'utilità, sia seria e, alla luce delle circostanze del caso concreto, potenzialmente e funzionalmente idonea ad indurre il pubblico ufficiale destinatario a compiere un atto contrario ai suoi doveri. L'idoneità dell'offerta deve essere valutata con giudizio ex ante, senza che rilevi la tenuità della somma offerta, purché non si connoti di assoluta risibilità o irrisorietà. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che l'offerta o la promessa abbiano avuto un seguito, essendo sufficiente che siano state formulate in modo tale da poter potenzialmente indurre il pubblico ufficiale a compiere l'atto illecito, come nel caso in cui l'agente, trovandosi in una situazione di restrizione cautelare e avendo nella sua disponibilità sostanze stupefacenti, abbia allontanato un congiunto per rimanere solo con i pubblici ufficiali e abbia formulato loro un'offerta generica ma seria, finalizzata a convincerli a non procedere oltre nell'espletamento della loro attività istituzionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/05/2021 della Corte d'appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Gaetano De Amicis;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Epidendio Tomaso, che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 14 maggio 2021 la Corte di appello di Napoli…

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