Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Qualora una sentenza di assoluzione sia riformata in appello con una pronuncia di condanna, il giudice di secondo grado è tenuto a procedere alla rinnovazione dell'istruzione dibattimentale, in particolare dell'esame dell'imputato, al fine di garantire il rispetto del principio di non colpevolezza e del canone dell'oltre ogni ragionevole dubbio, prescritto dall'art. 533 c.p.p. Tale obbligo di rinnovazione probatoria discende sia dalla giurisprudenza consolidata delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, sia dalla previsione normativa di cui all'art. 603, comma 3-bis, c.p.p., introdotta dalla L. n. 176 del 2020, che ha convertito in legge il D.L. n. 137 del 2020. La mancata rinnovazione della prova dichiarativa decisiva, incluso l'esame dell'imputato, determina la violazione del diritto di difesa e del principio del contraddittorio, comportando l'annullamento della sentenza di condanna e il rinvio ad altro giudice di appello per un nuovo esame della vicenda processuale, nel rispetto dei suddetti principi.