Il provvedimento amministrativo che limita la circolazione dei veicoli adibiti al trasporto di merci infiammabili o pericolose in un determinato centro urbano, consentendone il transito solo in orari notturni, è legittimo qualora risulti giustificato da esigenze di tutela della pubblica incolumità e della sicurezza stradale, purché sia proporzionato e non determini un eccessivo sacrificio degli interessi economici dei soggetti interessati. L'amministrazione, nel bilanciare i diversi interessi in gioco, deve adottare una misura che realizzi un ragionevole contemperamento tra le esigenze di sicurezza pubblica e la tutela dell'attività economica, evitando di imporre restrizioni che comportino un pregiudizio sproporzionato per gli operatori economici. Ove l'amministrazione revochi il provvedimento limitativo della circolazione, cessando la materia del contendere, il giudice amministrativo dichiara l'improcedibilità del ricorso e condanna l'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio secondo il principio della soccombenza virtuale, salvo sussistere giusti motivi per compensare le spese tra le parti.