Il dolo del reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di plurimi reati di truffa aggravata ai danni di compagnie assicurative può essere desunto dalla presenza di un rilevante numero di falsi sinistri stradali concentrati in un breve arco temporale, con il ricorrere delle stesse persone in veste di danneggiati, patrocinatori legali o comunque coinvolti, nonché dalla disponibilità nel computer dell'agenzia di infortunistica stradale di una modulistica informatica relativa a richieste risarcitorie da inoltrare alle compagnie assicurative, anche in assenza di una formale costituzione dell'associazione criminosa e di una prova diretta della consapevole partecipazione di ciascun concorrente. Infatti, il carattere seriale dei falsi sinistri e il coinvolgimento ricorrente delle medesime persone in ruoli diversi costituiscono un grave quadro indiziario del dolo proprio del delitto di associazione per delinquere, a prescindere dalla sussistenza del numero minimo di associati richiesto dalla norma incriminatrice, potendo tale elemento essere desunto aliunde sulla base di un complessivo apprezzamento degli elementi di fatto. Pertanto, la mera presenza di bozze di richieste risarcitorie intestate a un soggetto nel computer dell'agenzia di infortunistica stradale, unitamente alla sua partecipazione a plurimi falsi sinistri in qualità di danneggiato o patrocinatore legale, è sufficiente a ritenere la sua consapevole partecipazione all'associazione criminosa finalizzata alla commissione di truffe aggravate ai danni di compagnie assicurative, senza che sia necessaria la prova di un contributo causale diretto alla realizzazione dei singoli reati-fine.