Cassazione penale Sez. III sentenza n. 39116 del 23 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:39116PEN

Massima

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Il provvedimento di applicazione di misure di prevenzione personali, adottato dall'autorità di pubblica sicurezza e convalidato dall'autorità giudiziaria, deve essere adeguatamente motivato in ordine alla sussistenza dei presupposti di legge, con particolare riferimento alla valutazione della pericolosità sociale del destinatario, alla ragionevolezza e proporzionalità delle misure disposte, nonché alla loro congruità e durata. La mancanza di una ponderata e specifica motivazione su tali aspetti integra una violazione di legge che comporta l'annullamento del provvedimento e il rinvio al giudice per un nuovo esame. Il giudice di merito, nel procedimento di convalida, è tenuto a svolgere un effettivo controllo di legalità sull'azione amministrativa, verificando la sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto che legittimano l'adozione delle misure di prevenzione, senza potersi limitare ad una mera formula di stile o ad un formale recepimento delle valutazioni operate dall'autorità di pubblica sicurezza. Egli deve altresì valutare le deduzioni difensive e motivare adeguatamente in ordine alla proporzionalità e adeguatezza delle misure disposte. L'inosservanza di tali principi, che impongono una ponderata e specifica motivazione del provvedimento, integra una violazione di legge censurabile in sede di legittimità, ancorché il ricorso sia limitato al solo profilo della violazione di legge, in ragione della natura di misure di prevenzione riconosciuta a tali provvedimenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. FIALE Aldo - rel. Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 949/2012 GIUDICE DI PACE di TAORMINA, del 30/11/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO FIALE;

lette le conclusioni del PG Dott. D'AMBROSIO Vito il quale ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata.

RITENUTO IN FATTO

Con provvedimento dell'8.11.2012, il Questore di Messina imponeva a (OMISSIS) di presentarsi presso il Commissariato di P.S. di Taormina due vol…

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