Il titolare di un alloggio popolare, che sia proprietario di altro immobile idoneo a soddisfare le sue esigenze abitative, non può opporsi ai provvedimenti di decadenza dell'assegnazione e di rigetto della richiesta di regolarizzazione dell'occupazione, adducendo l'inadeguatezza del proprio alloggio di proprietà, qualora questo abbia una superficie sufficiente ai sensi della normativa regionale, anche se occupato da altri familiari. L'amministrazione comunale, nel perseguire l'equa e razionale utilizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, non è tenuta a considerare la circostanza che l'alloggio di proprietà dell'assegnatario sia stato concesso in comodato gratuito a terzi, potendo legittimamente disporre il rilascio dell'alloggio popolare. Il dirigente comunale è competente ad adottare i provvedimenti di decadenza e di rigetto della richiesta di regolarizzazione, in quanto la gestione amministrativa degli alloggi di edilizia residenziale pubblica rientra nelle sue attribuzioni, in virtù delle riforme degli enti locali degli anni '90 confluite nel TUEL.