Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 18501 del 15 maggio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:18501PEN

Massima

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Il giudice non può concedere la sospensione condizionale della pena quando, sulla base delle circostanze del caso concreto, emerge una prognosi di spiccata pericolosità sociale del reo, essendo tale beneficio riservato ai soli soggetti per i quali si possa ragionevolmente presumere che si asterranno dal commettere ulteriori reati. La valutazione prognostica sulla futura astensione dal delinquere deve essere coerente e non contraddittoria rispetto agli elementi di fatto accertati, i quali, nel caso di specie, avevano portato il giudice di merito a escludere la concessione delle attenuanti generiche in ragione della reiterazione della condotta criminosa dell'imputato, indice di una spiccata tendenza a delinquere nell'ambito dello spaccio di stupefacenti. Pertanto, la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena, in presenza di una prognosi di pericolosità sociale, risulta logicamente e giuridicamente incompatibile, configurando una palese contraddittorietà della motivazione, tale da determinare l'annullamento della relativa statuizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - rel. Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

decidendo sul ricorso proposto da:

Procuratore generale presso la Corte di appello di Napoli;

avverso la sentenza 9 marzo 2009 della Corte di appello di Napoli che, in parziale riforma della sentenza 15 novembre 2008 del Tribunale di Napoli, ha ridotto la pena ad anni 1 e mesi 4 di reclusione ed euro 3 mila di multa con ordine di sospensione condizionale della pena, nei confronti di:

Na. Vi. nato il (OMESSO);

Visti gli atti, il provvedimento impugna…

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