Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37079 del 22 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:37079PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, nell'esercizio delle proprie funzioni, omette di astenersi in presenza di un interesse proprio, partecipando all'adozione di atti amministrativi che interessano soggetti privati che in precedenza gli hanno conferito incarichi di collaudo, integra il reato di abuso d'ufficio di cui all'art. 323 c.p. Tale condotta è punibile anche qualora non sia dimostrata la strumentalizzazione della funzione pubblica ai fini dell'acquisizione degli incarichi di collaudo, essendo sufficiente l'omessa astensione in presenza di un interesse personale. Tuttavia, non integra il reato di abuso d'ufficio il mero conferimento e l'esecuzione di incarichi di collaudo da parte del pubblico ufficiale, in assenza di una dimostrata correlazione tra tali attività e l'esercizio della funzione pubblica. Il reato di falso ideologico in atto pubblico di cui all'art. 479 c.p. richiede che la condotta del soggetto attivo, anche se successiva alla perdita della qualifica pubblica, sia idonea a ledere concretamente l'affidabilità degli atti pubblici e l'interesse pubblico tutelato dalla norma. Infine, il reato di falso in certificazione di cui all'art. 481 c.p. è configurabile anche quando il pubblico ufficiale si limiti ad avallare, nell'ambito di un procedimento amministrativo, certificazioni redatte da altri professionisti, qualora tale attività sia funzionale al rilascio di un'autorizzazione pubblica. La partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata alla realizzazione di reati contro la pubblica amministrazione è configurabile anche quando la struttura societaria creata dal pubblico ufficiale, pur non essendo preordinata alla commissione di una serie indeterminata di delitti, risulti strumentale alla patrimonializzazione degli illeciti benefici derivanti dagli abusi d'ufficio commessi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. GIORGI Maria - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di Appello di Venezia del 3 aprile 2019;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal componente Dr. ((omissis))' Raddusa;
sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per prescrizione per il capo 1, con rinvio con rideterminazione del trattamento sanzionatorio e rigetto ne…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.