Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45833 del 30 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:45833PEN

Massima

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La violazione di un qualunque obbligo inerente alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno, anche diverso dal divieto di recarsi fuori del comune di soggiorno, integra l'ipotesi delittuosa prevista dalla Legge n. 1423 del 1956, articolo 9, comma 2 e successive modifiche, e non più la fattispecie contravvenzionale di cui al medesimo articolo 9, comma 1. Tale modifica normativa, introdotta dalla Legge n. 155 del 2005, è espressione della volontà del legislatore di sottoporre a un trattamento sanzionatorio più rigoroso ogni infrazione commessa da un soggetto nei confronti del quale, in ragione della sua concreta pericolosità, sia stata ravvisata l'esigenza di una misura di prevenzione più stringente rispetto alla mera sorveglianza speciale. La sussistenza del reato si giustifica per la concreta offesa recata al bene giuridico protetto dalla norma incriminatrice dalla condotta di inosservanza della statuizione, imposta dalla Legge n. 1423 del 1956, articolo 5, u.c., finalizzata a consentire all'autorità di polizia la verifica del rispetto delle prescrizioni. Tuttavia, la condotta contestata, se posta in essere prima dell'entrata in vigore delle modifiche introdotte dal Decreto Legge n. 144 del 2005, convertito con modificazioni nella Legge n. 155 del 2005, integra la fattispecie contravvenzionale prevista dalla Legge n. 1423 del 1956, articolo 9, comma 1, nella versione antecedente alle suddette modifiche normative.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. CASSANO Margherit - rel. Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SQ. DO. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 333/2008 CORTE APPELLO di BARI, del 15/10/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/12/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA CASSANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FODARONI M. Giuseppina che ha concluso per l'annullamento senza rinvio perche' il fatto non sussiste.

RITENUTO IN FATTO

1. Il 15 ottobre 2009 la Corte…

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