Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15230 del 14 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:15230PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare l'aggravamento di una misura cautelare personale, deve considerare non solo i nuovi comportamenti illeciti posti in essere dal soggetto sottoposto alla misura, ma anche gli elementi favorevoli emersi successivamente, quali l'incensuratezza, lo svolgimento di attività lavorativa e l'esistenza di patologie che possano aver inciso sulla condotta. Tuttavia, il giudice non è tenuto a esplicitare analiticamente la valutazione di tutti gli elementi favorevoli, essendo sufficiente che emerga dalla motivazione il loro complessivo apprezzamento. In particolare, la valutazione della certificazione medica attestante la sussistenza di una patologia e l'efficacia della terapia in corso rientra nel prudente apprezzamento del giudice, il cui giudizio sulla permanenza del pericolo di reiterazione del reato non è sindacabile in sede di legittimità se logico e congruamente motivato. Analogamente, il giudizio sulla non prevedibilità della concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena, fondato sulla propensione dell'indagato a reiterare condotte della stessa specie, non necessita di una analitica motivazione, essendo sufficiente che emerga la sua plausibilità e coerenza con le premesse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LA. MA. RO. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1624/2010 TRIB. LIBERTA' di BARI, del 29/11/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. Iacoviello: rigetto;

Udito il difensore Avv. Malcanti.

FATTO E DIRITTO

Propone ricorso per cassazione, con due distinti atti di impugnazione, La. Ma. Ro. avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Bari, adito in qualita&#x…

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