Cassazione civile Sez. I sentenza n. 10095 del 28 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:10095CIV

Massima

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La condotta discriminatoria, ai sensi del Decreto Legislativo n. 286 del 1998, articolo 43, comma 1, si configura quando un comportamento, anche indiretto, comporta una distinzione, esclusione, restrizione o preferenza basata sulla razza, il colore, l'ascendenza o l'origine nazionale o etnica, le convinzioni e le pratiche religiose, e che abbia lo scopo o l'effetto di distruggere o di compromettere il riconoscimento, il godimento o l'esercizio, in condizioni di parità, dei diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale e culturale e in ogni altro settore della vita pubblica. La valutazione della condotta discriminatoria prescinde dall'elemento soggettivo dell'agente e si fonda sugli effetti pregiudizievoli prodotti nei confronti del soggetto passivo, a prescindere dalla percezione soggettiva di quest'ultimo. Ai fini della tutela contro la discriminazione, il Decreto Legislativo n. 150 del 2011, articolo 28, comma 4, prevede un'inversione dell'onere della prova, in base alla quale, una volta che il ricorrente abbia fornito elementi di fatto, anche di carattere statistico, dai quali si possa presumere l'esistenza di atti, patti o comportamenti discriminatori, spetta al convenuto l'onere di provare l'insussistenza della discriminazione. Tale previsione mira a riequilibrare le posizioni delle parti, assicurando una effettiva tutela a soggetti presumibilmente svantaggiati. Tuttavia, il ricorrente deve indicare con precisione i fatti posti a fondamento della presunzione di discriminazione, senza poter invocare genericamente la violazione di norme costituzionali o di principi generali dell'ordinamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CHIARA Carlo - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto L. C. G. - rel. Consigliere

Dott. TRICOMI Laura - Consigliere

Dott. IOFRIDA Giulia - Consigliere

Dott. NAZZICONE Loredana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso 5996/2019 proposto da:
(OMISSIS), domiciliato in Roma, Piazza Cavour, presso la Cancelleria civile della Corte di Cassazione e rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS), in forza di procura speciale a margine del ricorso;
- ricorrente -
contro
(OMISSIS);
- intimato -
e contro
Comune di Bosco Chiesanuova, in persona del Sindaco pro tempore, elettivamente domiciliato in (OMISSIS) presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMIS…

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