Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1920 del 2023

ECLI:IT:TARVEN:2023:1920SENT

Massima

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Il permesso di costruire in sanatoria può essere legittimamente rilasciato dall'amministrazione comunale anche oltre il termine di 60 giorni previsto dall'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001, qualora l'intervento edilizio realizzato in difformità dal titolo abilitativo originario non comporti un pregiudizio concreto e attuale agli interessi del confinante, in quanto la modifica apportata risulti di entità trascurabile e pienamente compatibile con il contesto urbanistico-edilizio circostante. In tali ipotesi, il mancato rispetto del termine perentorio di conclusione del procedimento di sanatoria non determina l'automatica formazione del silenzio-rigetto, essendo necessario accertare in concreto l'assenza di un interesse giuridicamente rilevante del ricorrente all'annullamento del titolo edilizio rilasciato. L'amministrazione, nel valutare la sussistenza della c.d. "doppia conformità" ai fini del rilascio del permesso di costruire in sanatoria, può legittimamente fare riferimento ai commi 2 e 7 dell'art. 22 del D.P.R. n. 380/2001, qualora l'intervento edilizio, pur realizzato in parziale difformità dal titolo originario, non comporti un aumento di volume o di superficie utile né una modifica della sagoma del manufatto preesistente, ma si limiti a interventi di ristrutturazione interna e prospettica, come nel caso di demolizione e ricostruzione di una veranda, con marginali variazioni dimensionali finalizzate all'adeguamento alle norme sul risparmio energetico. In tali ipotesi, il rilascio del permesso di costruire in sanatoria ai sensi dell'art. 22, commi 2 e 7, del D.P.R. n. 380/2001 non determina un'illegittima applicazione della disciplina, in quanto l'intervento edilizio realizzato, pur in parziale difformità dal titolo originario, non incide in modo significativo sulla conformazione e sulle dimensioni del manufatto preesistente, non arrecando alcun pregiudizio concreto agli interessi del confinante.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/12/2023

N. 01920/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00843/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 843 del 2014, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Padova, Galleria Berchet 4;

contro

Comune di Padova, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), domiciliato presso la Segreteria del T.A.R. Veneto in Venezia, Cannaregio 2277/2278;

nei confronti

((omissis)), ((omissis)), non costituiti in giudizio;
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), elettivamente domiciliato …

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