Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39757 del 8 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:39757PEN

Massima

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Il funzionario pubblico che, abusando della propria posizione e dei poteri connessi all'ufficio ricoperto, si renda responsabile di condotte corruttive, di accesso abusivo a sistemi informatici e di falsità in atti pubblici, può essere sottoposto a misure cautelari personali, quali gli arresti domiciliari, in ragione della gravità indiziaria dei reati contestati e dell'esigenza cautelare di impedire la reiterazione della condotta criminosa e la dispersione delle prove. Tuttavia, il giudice è tenuto a valutare l'adeguatezza della misura cautelare prescelta, anche in relazione alla natura dei reati e alla posizione dell'indagato, potendo eventualmente disporre una misura meno afflittiva, come l'interdizione dall'ufficio, ove ritenuta idonea a soddisfare le esigenze cautelari. L'ordinanza che dispone la misura cautelare deve essere adeguatamente motivata, con riferimento sia alla gravità indiziaria che alle esigenze cautelari, senza omettere l'esame di circostanze rilevanti ai fini della valutazione della proporzionalità della misura, come l'eventuale ritiro del candidato prima dello svolgimento della prova o l'accertamento della legittimità dell'accesso ai sistemi informatici. Inoltre, la condotta corruttiva deve essere sorretta dalla prova dell'effettiva utilità o vantaggio conseguito dal pubblico ufficiale in relazione all'atto compiuto, non essendo sufficiente il mero riferimento a dazioni di modico valore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffae - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 696/2012 TRIB. LIBERTA' di FIRENZE, del 16/05/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPOZZI;

sentite le conclusioni del PG Dott. F. M. Iacoviello che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1. Con ordinanza del 4.5,2012 il GIP del Tribunale di Firenze disponeva gli arresti domiciliar…

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