Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare inammissibile il ricorso proposto dal legale rappresentante di una società avverso la comunicazione dell'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS) relativa all'avvio del procedimento di cancellazione d'ufficio dell'iscrizione della società nel Registro Unico degli Intermediari, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La legittimazione attiva all'impugnazione di un atto amministrativo spetta al soggetto nella cui sfera giuridica l'atto incide direttamente, non al singolo organo societario. Pertanto, il presidente del consiglio di amministrazione e rappresentante legale della società non è legittimato ad impugnare autonomamente un atto che incide sulla sfera giuridica della società, in applicazione del divieto di sostituzione processuale di cui all'art. 81 c.p.c. 2. L'atto che avvia un procedimento amministrativo, senza attribuirgli effetti autonomi, provvisori e immediati, non è immediatamente impugnabile, in assenza del presupposto processuale della attualità dell'interesse a ricorrere. Tale principio trova una deroga solo quando l'atto di impulso del procedimento comporti la produzione di effetti autonomi, provvisori ed immediati, circostanza che non ricorre nel caso di specie. 3. Le spese del giudizio sono compensate tra le parti, in considerazione della complessità delle questioni trattate.