Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30164 del 24 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:30164PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La legittima difesa, quale causa di giustificazione del reato di tentato omicidio, richiede la sussistenza di una situazione di pericolo attuale e non meramente potenziale per l'incolumità personale, tale da imporre la reazione come l'unica risposta possibile e non sostituibile da altra meno dannosa. Pertanto, qualora l'aggressore sia stato disarmato e messo in fuga, la prosecuzione dell'attacco con reiterati colpi di arma da fuoco, anche quando l'aggressione è cessata e il pericolo è venuto meno, non può essere giustificata dalla scriminante della legittima difesa, configurandosi invece gli estremi del tentato omicidio. La valutazione della sussistenza dei presupposti della legittima difesa deve essere effettuata sulla base di una complessiva e logica disamina delle circostanze fattuali, senza che assumano rilievo le iniziali dichiarazioni dell'imputato volte a mitigare la propria responsabilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANTACROCE Giorgio - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. URBAN Giancarlo - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FU. DO. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 09/10/2006 CORTE APPELLO di CATANZARO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. SIOTTO ((omissis))A;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. IACOVIELLO F.M., che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. NICOLETTI ((omissis)), in sost. avv. Zamparo, che ha chiesto l'…

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