Cassazione penale Sez. III sentenza n. 26588 del 13 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:26588PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione e il mantenimento di una misura cautelare personale, deve essere valutato dal giudice in concreto, attraverso un'analisi approfondita delle modalità realizzative della condotta, della personalità dell'indagato e del contesto socio-ambientale, senza che sia sufficiente il mero decorso del tempo dall'inizio dell'esecuzione della misura o la circostanza che la consorteria criminale di cui l'indagato faceva parte sia stata smantellata. Inoltre, il giudice è tenuto a motivare adeguatamente in ordine all'adeguatezza e alla proporzionalità della misura cautelare prescelta, in relazione alle esigenze cautelari da soddisfare, senza che tale valutazione possa essere sostituita da mere congetture non ancorate a dati fattuali. Il ruolo marginale dell'indagato nell'ambito dell'associazione criminale non è di per sé sufficiente a giustificare l'applicazione di una misura cautelare meno grave, qualora permanga il concreto pericolo di reiterazione del reato, tenuto conto della gravità dei fatti contestati e del contesto associativo in cui sono stati commessi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/11/2020 del Tribunale di Brescia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANDRONIO Alessandro Maria;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Manuali Valentina, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato;
udito il difensore, avv. (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 12 febbraio 2020, il Gip presso il Tribunale d…

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