Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 258 del 2013

ECLI:IT:TARLT:2013:258SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio successivamente all'impugnazione di un provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, in quanto l'Amministrazione è tenuta a riesaminare la fattispecie e a pronunciarsi sulla domanda di condono, con conseguente traslazione e differimento dell'interesse ad impugnare verso il futuro provvedimento che, eventualmente, respinga la domanda medesima e disponga nuovamente la demolizione dell'opera edilizia ritenuta abusiva. In tal caso, il ricorso proposto avverso il precedente provvedimento di demolizione deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto il provvedimento repressivo perde efficacia in presenza dell'esercizio della facoltà straordinaria prevista dalla legge di presentare domanda di condono edilizio.

Sentenza completa

N. 00024/2004
REG.RIC.

N. 00258/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00024/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 24 del 2004, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), presso lo studio del quale elettivamente domiciliano in Latina, viale dello Statuto 24;

contro

Comune di Latina, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso per legge dall'avv. ((omissis)), dell’Avvocatura comunale presso la quale elettivamente domicilia in Latina, viale IV Novembre, 25;
Dirigente p.t. del Settore Urbanistica Servizio Condono Edilizio del Comune di Latina, non costituito in giudizio;

per l'annullamento, previa sospensiva

dell’or…

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