Il diritto di difesa non può essere invocato per giustificare condotte offensive e ingiuriose, in assenza di una chiara e comprovata situazione di legittima reazione a un fatto ingiusto. La mera asserzione di aver successivamente ottenuto un provvedimento giudiziale a proprio favore non è sufficiente a integrare la scriminante dell'esercizio di un diritto, dovendo il soggetto fornire specifica prova della sussistenza dei presupposti che avrebbero legittimato la propria reazione. Il principio di proporzionalità impone che la reazione a un fatto ingiusto, anche se accertato, non possa tradursi in condotte offensive e lesive della dignità altrui, dovendosi sempre privilegiare mezzi di tutela e reazione conformi al principio di civile convivenza e rispetto reciproco. La valutazione della legittimità della reazione deve pertanto tenere conto non solo della sussistenza di un diritto leso, ma anche delle modalità e della proporzionalità della reazione stessa, al fine di scongiurare abusi e derive antisociali.