Il provvedimento di decadenza del permesso di costruire non può essere legittimamente adottato dall'amministrazione comunale quando il mancato inizio dei lavori da parte del titolare del permesso sia conseguenza diretta di un precedente provvedimento illegittimo di sospensione o diniego dello stesso, successivamente annullato in sede giurisdizionale. In tali casi, infatti, l'amministrazione non può addebitare al destinatario gli effetti negativi derivanti dal proprio comportamento illegittimo, essendo tenuta a porre il privato nella medesima posizione in cui si sarebbe trovato in assenza dell'atto illegittimo, in ossequio al principio di effettività della tutela giurisdizionale e di restitutio in integrum. Pertanto, l'entrata in vigore di nuove previsioni urbanistiche contrastanti con il titolo edilizio non determina la decadenza di quest'ultimo, ai sensi dell'art. 15, comma 4, d.P.R. n. 380/2001, qualora il mancato inizio dei lavori sia ascrivibile all'amministrazione e non al comportamento inerte del titolare del permesso. In tali ipotesi, il titolo edilizio formatosi per silenzio assenso conserva la propria efficacia, non potendo l'amministrazione far derivare dalla propria condotta illegittima gli effetti negativi a carico del privato.