Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro sentenza breve n. 1100 del 2020

ECLI:IT:TARCZ:2020:1100SENB

Massima

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Il provvedimento di ingiunzione di sgombero di un'area occupata abusivamente su suolo pubblico, sia esso demaniale o appartenente al patrimonio dello Stato o di enti pubblici, costituisce un atto vincolato per l'amministrazione, il cui presupposto è la mera sussistenza di opere edilizie realizzate in assenza di titolo. L'amministrazione ha il dovere di adottare tale provvedimento, a prescindere dalla certezza della natura demaniale del suolo, essendo la relativa ponderazione tra l'interesse pubblico e quello privato già compiuta a monte dal legislatore. Pertanto, la motivazione del provvedimento non deve necessariamente soffermarsi sulla qualificazione giuridica dell'area, né sull'eventuale decorso del tempo dalla commissione dell'abuso, in quanto tali elementi non incidono sulla legittimità dell'atto, che è ancorata esclusivamente alla verifica della realizzazione di opere edilizie in assenza di titolo su suolo pubblico. Inoltre, il provvedimento di ingiunzione di sgombero non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento, in quanto atto vincolato per il quale non è prevista la possibilità per l'amministrazione di effettuare valutazioni di interesse pubblico influenzabili dalla partecipazione del privato. Infine, la pendenza di un procedimento di sanatoria edilizio non osta all'adozione dell'ingiunzione di sgombero, qualora non risultino acquisiti i necessari pareri in ordine alla compatibilità delle opere con i vincoli gravanti sull'area.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/06/2020

N. 01100/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00789/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 789 del 2019, proposto da:
Rosella Rijillo, Giuseppina Rijillo, rappresentate e difese dagli Avv.ti Luigi Parenti, Salvatore Strangis, con domicilio digitale come da p.e.c. da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Stalettì, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avv. Sandro Scoppa, con domicilio digitale come da p.e.c. da Registri di Giustizia;
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso ex lege dall'Avvocatura Distrettuale Catanzaro, domiciliataria…

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