Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46759 del 17 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:46759PEN

Massima

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La pericolosità sociale di un soggetto appartenente ad un'associazione di tipo mafioso, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, può essere desunta sia dalle specifiche modalità e circostanze del fatto reato, sia dalla personalità dell'indagato, oggettivamente valutata sulla base dei precedenti penali e della condotta pregressa e successiva al fatto. L'appartenenza ad un sodalizio criminale di stampo mafioso e la mancanza di elementi che comprovino il recesso personale o la disintegrazione dell'associazione sono sufficienti a giustificare la sussistenza del pericolo di reiterazione del reato, senza che sia necessario dare conto delle ragioni per le quali il soggetto sia da considerare attualmente pericoloso, non essendo sufficiente a tal fine il mero decorso del tempo dall'adesione al gruppo o dalla concreta partecipazione alle attività associative. Il controllo di legittimità della Corte di Cassazione sui provvedimenti del giudice del riesame è circoscritto all'esame dell'atto impugnato al fine di verificare la presenza di una motivazione giuridicamente significativa e l'assenza di evidenti illogicità, senza poter sindacare gli elementi materiali e fattuali delle vicende indagate, ivi compreso l'apprezzamento delle esigenze cautelari e delle misure ritenute adeguate, trattandosi di valutazioni rientranti nell'esclusiva competenza del giudice a quo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. CAMPANILE Pietro - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. MELIADO' Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

De. Fa. Nu. ;

avverso l'ordinanza del Tribunale di Napoli, in data 10.6.2008.

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. Piercamillo Davigo.

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. Carlo Di Casola, il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

Udito il difensore del ricorrente Avv. Reccia Alfonso, il quale ha concluso chiedendo l'accoglimen…

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