Cassazione penale Sez. III sentenza n. 36300 del 6 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:36300PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la motivazione di un provvedimento impugnato, è tenuto a verificare esclusivamente la congruità e la coerenza dell'apparato argomentativo rispetto agli elementi acquisiti nel processo, senza poter riesaminare autonomamente i profili di fatto già esaminati dal giudice di merito. Pertanto, il ricorso per cassazione è inammissibile qualora le censure del ricorrente si risolvano in una mera richiesta di riesame di questioni di fatto già adeguatamente motivate dal provvedimento impugnato, in quanto tale sindacato esula dai limiti del controllo di legittimità demandato al giudice di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA ((omissis)) del 19/05/2 -

Dott. GENTILE ((omissis)) SENTE -

Dott. FIALE ((omissis)) N. 1 -

Dott. RAMACCI ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. ANDRONIO Alessandro M. est. Consigliere N. 2190/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Su. Ta. , nato in (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Torino del 2 dicembre 2010;

sentita la relazione del consigliere Dott. Alessandro M. Andronio;

sentito il pubblico ministero nella persona del sostituto procuratore generale, Dott. D'AMBROSIO Vito, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. - Con ordinanza del 2 dicembre 2010, il Tri…

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