Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il Comune può legittimamente annullare in autotutela una dichiarazione di inizio attività (d.i.a.) edilizia, anche oltre il termine di diciotto mesi previsto dalla legge, qualora l'intervento edilizio realizzato in forza di tale titolo risulti in contrasto con le norme urbanistiche e di tutela del patrimonio storico-architettonico. L'annullamento in autotutela della d.i.a. rende l'opera abusiva, legittimando il Comune all'adozione dei conseguenti provvedimenti sanzionatori, quali l'ordine di demolizione e l'acquisizione gratuita dell'immobile al patrimonio comunale. La sanzione pecuniaria irrogata ai sensi dell'art. 31, comma 4-bis, del d.P.R. n. 380/2001 per l'inottemperanza all'ordine di demolizione ha natura ripristinatoria e non è soggetta a riduzione. La richiesta di permesso di costruire in sanatoria presentata oltre il termine perentorio di 90 giorni dall'ordine di demolizione è inammissibile.