Il dolo generico del reato di riciclaggio è integrato dalla coscienza e volontà di ostacolare l'accertamento della provenienza delittuosa dei beni, senza necessità di riferimento a scopi di profitto o lucro. Le condotte di riverniciatura e apposizione di un contrassegno di identificazione non appartenente al veicolo, pur non alterando il numero di telaio, sono idonee a ostacolare l'accertamento della provenienza illecita del bene, integrando il reato di riciclaggio, a prescindere dall'esito positivo o negativo di tale accertamento da parte delle autorità. Pertanto, la mancata alterazione del numero di telaio non esclude la configurabilità del reato, essendo sufficiente la mera idoneità della condotta a ostacolare l'accertamento della provenienza delittuosa, valutata ex ante rispetto all'esito dell'indagine. Inoltre, il successivo accertamento della provenienza illecita del bene da parte delle autorità non incide sull'integrazione del reato, trattandosi di un evento occasionale che non esclude l'idoneità della condotta a ostacolare l'accertamento. Infine, la circostanza che il reato sia stato comunque accertato non configura un caso di reato impossibile, ma piuttosto un evento occasionale che ha impedito il protrarsi della condotta criminosa.