Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37120 del 26 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:37120PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione di un provvedimento cautelare personale, deve verificare la compiuta esposizione delle ragioni giuridicamente significative che hanno determinato il provvedimento e l'assenza di illogicità evidenti, ossia la congruenza delle argomentazioni rispetto al fine del provvedimento. In tale ambito, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi indiziari e delle esigenze cautelari, che non può essere sindacata in sede di legittimità se la motivazione è adeguata e immune da vizi logici. Pertanto, il ricorso per cassazione che deduca l'insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e l'assenza delle esigenze cautelari è ammissibile solo se denuncia la violazione di specifiche norme di legge ovvero la manifesta illogicità della motivazione, senza poter proporre una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito. Inoltre, l'obbligo di motivazione del provvedimento cautelare personale non impone al giudice di soffermarsi su ogni singolo elemento indiziario o probatorio, essendo sufficiente che siano posti in luce gli elementi essenziali ai fini del decidere, purché la valutazione risulti logicamente coerente. Infine, la sussistenza di una sola delle esigenze cautelari di cui all'art. 274 c.p.p. è sufficiente per l'applicazione di una misura cautelare personale, senza che sia necessario accertare anche le altre, essendo la scelta della misura rimessa alla discrezionalità del giudice di merito, purché sorretta da adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 2 maggio 2012 del Tribunale del riesame di Milano;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

Sentito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO

(OMIS…

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