Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da una concessionaria di un'area demaniale marittima avverso il silenzio serbato dal Comune di Salve sull'istanza di proroga legale della concessione, afferma il principio per cui l'Amministrazione è tenuta a pronunciarsi espressamente sull'istanza di proroga della concessione demaniale marittima presentata dal concessionario, in applicazione dell'art. 1, commi 682-683, della legge n. 145/2018, che prevede la proroga automatica delle concessioni demaniali marittime fino al 31 dicembre 2033. Il Tribunale, pertanto, ordina all'Amministrazione comunale di provvedere sull'istanza entro un termine perentorio, tenendo conto dell'indirizzo giurisprudenziale consolidato in materia, secondo cui la proroga legale deve essere concessa, salvo motivate ragioni ostative. La sentenza sottolinea inoltre che il comportamento inerte dell'Amministrazione integra una violazione del giusto procedimento e del principio di certezza temporale, nonché del legittimo affidamento del concessionario, il quale ha diritto di ottenere la proroga della concessione sino alla scadenza prevista dalla legge. Infine, il Tribunale dichiara le spese irripetibili, fermo restando il diritto del ricorrente alla rifusione del contributo unificato.