Il provvedimento amministrativo di sospensione dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande, già eseguito dal destinatario, non può essere nuovamente disposto dall'amministrazione senza adeguata istruttoria e motivazione, in quanto ciò integrerebbe un difetto di istruttoria, di motivazione e un travisamento dei presupposti di fatto, rendendo il provvedimento illegittimo. L'amministrazione, una volta che il provvedimento sospensivo sia stato eseguito dal destinatario, non può reiterare la medesima misura senza valutare attentamente la situazione concreta e senza fornire una nuova e congrua motivazione, in ossequio ai principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa. Il provvedimento di sospensione, una volta eseguito, non può essere nuovamente disposto senza una rinnovata e approfondita istruttoria che tenga conto di tutti gli elementi rilevanti, tra cui l'avvenuta esecuzione del precedente provvedimento, al fine di evitare un'azione amministrativa arbitraria e irragionevole. L'amministrazione, pertanto, non può reiterare un provvedimento sospensivo già eseguito, senza una adeguata e nuova valutazione della situazione di fatto e di diritto, in quanto ciò si porrebbe in contrasto con i principi di buon andamento, imparzialità e ragionevolezza che devono informare l'esercizio del potere pubblico.