Il provvedimento amministrativo di revoca parziale di un precedente ordine di sgombero cautelare di abitazioni a tutela della pubblica incolumità, adottato in costanza di dichiarazione dello stato di emergenza, è legittimo quando risulti che, a seguito di verifiche e interventi effettuati, le zone non più soggette a rischio idrogeologico "R4" presentino condizioni di sicurezza tali da consentire il rientro dei nuclei familiari, previa ulteriore specifica verifica della permanenza di tali condizioni prima dell'effettivo rientro. L'amministrazione è tenuta a motivare adeguatamente il provvedimento, fondandolo su una puntuale istruttoria che accerti l'eliminazione delle situazioni di pericolo e la sussistenza dei presupposti per il rientro in sicurezza degli abitanti, senza che sia necessario l'esecuzione di interventi strutturali di messa in sicurezza "a monte" e "a valle" dell'abitato, qualora le verifiche effettuate dimostrino l'assenza di concreti rischi per le zone classificate a minor pericolo. Il principio di ragionevolezza e il rispetto del diritto di proprietà impongono che, nelle aree non più soggette a rischio elevato, sia consentito ai privati di realizzare opere di riduzione della pericolosità, ove non sia possibile l'intervento diretto dell'ente pubblico.