Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8848 del 3 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:8848PEN

Massima

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Il dipendente pubblico che, al fine di percepire indebitamente la retribuzione per ore di lavoro non effettivamente prestate, faccia timbrare il proprio badge di ingresso in orari diversi da quelli in cui si reca effettivamente sul luogo di lavoro, integra il reato di truffa aggravata ai danni dell'amministrazione pubblica di appartenenza. Tale condotta, oltre a determinare un danno patrimoniale diretto, lede gravemente il rapporto fiduciario tra le parti e risulta reiterata, non potendo pertanto essere considerata di particolare tenuità ai fini dell'applicazione della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p. La valutazione della sussistenza di tali elementi rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il cui accertamento in sede di legittimità è sindacabile solo per vizi logici o giuridici, non potendosi in tale sede procedere ad una nuova valutazione degli elementi di fatto. Inoltre, in presenza di una "doppia conforme", il controllo di legittimità sulla motivazione è limitato ai soli casi in cui il giudice di appello abbia esaminato elementi probatori non valutati dal primo giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. DAVIGO P. - Consigliere

Dott. ALMA M. M. - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 4316/2014 in data 30/10/2014 della Corte di Appello di Palermo;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ALMA ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. GAETA Pietro, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore dell'imputata, Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ri…

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