Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 1426 del 12 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:1426PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti può essere desunto da un complesso di elementi probatori, quali le conversazioni intercettate, i sequestri di droga, i contatti tra gli indagati e i loro ruoli, anche se non vi è prova diretta della cessione o del possesso materiale dello stupefacente. I giudici di merito possono fondare la responsabilità penale sulla base di una valutazione logica e coerente dell'intero quadro probatorio, senza che sia necessaria la prova diretta di ogni singolo episodio di cessione o detenzione, purché la ricostruzione complessiva sia sorretta da elementi di fatto concludenti e non contraddittori. La motivazione della sentenza deve dare conto in modo puntuale delle ragioni per cui le conversazioni intercettate e gli altri elementi di prova sono ritenuti idonei a dimostrare la responsabilità dell'imputato, anche in assenza di riscontri diretti, senza che sia sufficiente una mera elencazione delle risultanze probatorie. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione del materiale probatorio a quella effettuata dai giudici di merito, se questa risulta logica e coerente, anche in presenza di ipotesi ricostruttive alternative prospettate dall'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/02/2016 della Corte di appello di Bologna;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RICCIARELLI Massimo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ANGELILLIS Ciro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha co…

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