Consiglio di Stato sentenza n. 5049 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:5049SENT

Massima

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Il piano di assetto del territorio intercomunale (PATI), in quanto strumento di pianificazione strutturale, può legittimamente contenere prescrizioni di carattere generale e astratto finalizzate al coordinamento delle scelte strategiche relative al territorio dei Comuni interessati, anche attraverso l'individuazione di ambiti di urbanizzazione consolidata con destinazioni prevalentemente produttive-commerciali-direzionali, in cui possono essere previste misure di salvaguardia volte a evitare trasformazioni incongrue dell'edificato esistente e cambi di destinazione d'uso ritenuti inappropriati in un'ottica valutativa generale del segmento di territorio in considerazione. Tali prescrizioni, pur incidendo sulla disciplina urbanistica di dettaglio, non possono essere considerate illegittime per eccesso di potere o per violazione della legge regionale n. 11/2004, in quanto espressione della facoltà del pianificatore di dettare, attraverso il PATI, indirizzi e direttive per la successiva formazione del piano degli interventi (PI), nel rispetto dei principi di coordinamento e coerenza della pianificazione territoriale. Pertanto, la previsione del PATI che, fino all'approvazione del PI, non consente interventi sugli edifici esistenti comportanti l'aumento delle unità immobiliari in una determinata zona industriale, è legittima in quanto volta a preservare la destinazione produttivo-manifatturiera dell'area, in attuazione di scelte strategiche di sviluppo territoriale. Ciò anche in considerazione del carattere astratto e della stabilità temporale che, diversamente dal PI, connota i contenuti del PATI, volti a individuare le principali linee programmatiche dell'ente territoriale nel rispetto della pianificazione sovraordinata.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/07/2019

N. 05049/2019REG.PROV.COLL.

N. 07589/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7589 del 2010, proposto dalla ((omissis)) s.p.a., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, ((omissis)), n. 5;

contro

Comune di Padova, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, Via del Viminale, n. 43;
Comune di Abano Terme, Comune di Albignasego, Comune di Cadoneghe, Comune di Casalseru…

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