Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7381 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:7381SENT

Massima

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Il diritto di proprietà privata può essere limitato dalla costituzione di una servitù di uso pubblico, che si realizza attraverso la volontaria messa a disposizione del bene da parte del proprietario a favore della collettività indifferenziata (dicatio ad patriam). Tale servitù può formarsi anche in assenza di atti formali, sulla base di comportamenti concludenti del proprietario che consentano l'uso pubblico del bene per un ragionevole lasso di tempo, in modo continuativo e senza opposizione. L'accertamento della sussistenza di tale servitù, che incide su diritti soggettivi, rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, mentre il giudice amministrativo può rilevarne l'esistenza in via incidentale, ai fini della legittimità di un provvedimento amministrativo che ne presupponga l'accertamento. Pertanto, l'ordinanza di rimozione di un'occupazione abusiva di suolo pubblico può essere legittimamente adottata anche in relazione ad un'area privata, qualora risulti che su di essa si sia costituita una servitù di uso pubblico per effetto della dicatio ad patriam del proprietario, desumibile da comportamenti concludenti e dall'uso pubblico protratto nel tempo senza opposizione. In tali casi, l'accertamento dell'esistenza della servitù di uso pubblico non richiede necessariamente la presenza di elementi formali, come recinzioni o altri segni distintivi, potendo essere desunto anche dalla conformazione dello stato dei luoghi e dalle modalità di utilizzo dell'area da parte della collettività.

Sentenza completa

N. 04273/2006
REG.RIC.

N. 07381/2016 REG.PROV.COLL.

N. 04273/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4273 del 2006, proposto da:
Condominio via Migiurtinia 75 via Tripolitania 80 Roma, in persona del suo legale rappresentante, rappresentato e difeso dall'avv. Ferruccio Zannini, con domicilio eletto presso Ferruccio Zannini in Roma, v.le Gorizia, 51/B;

contro

Roma Capitale, in persona del suo legale rappresentante, rappresentato e difeso dall'avv. Luigi Onofri e dall'avv. Angela Raimondo, con domicilio eletto presso Luigi Onofri in Roma, Via del Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento della D.D. n. 254 del 3/2/2006, emessa dal direttore del Municipio II, con la quale, sulle p…

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