Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4806 del 2006

ECLI:IT:TARLAZ:2006:4806SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di divieto di prosecuzione di un'attività commerciale può essere revocato o dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, qualora l'amministrazione competente abbia successivamente adottato atti che ne rimuovano i presupposti, anche se tali atti non siano stati formalmente prodotti in giudizio. In tal caso, la dichiarazione di improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse è legittima, pur in assenza di un provvedimento pienamente satisfattivo delle pretese del ricorrente, quando risulti comunque certa e chiara l'inutilità della pronuncia di annullamento dell'atto impugnato a causa di eventi successivi alla proposizione del ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO
SEZIONE SECONDA TER
ANNO
composto dai signori Magistrati:
Consigliere Roberto SCOGNAMIGLIO - Presidente
Consigliere Paolo RESTAINO - Correlatore
Consigliere Antonio AMICUZZI - Relatore
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 10324 del 2005 proposto da F.F. ROMA s.r.l., con sede in Roma, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv. Debora Purpi e Lorenzo Caravella, unitamente ai quali è elettivamente domiciliato in Roma, alla Via Tuscolana, n. 16;
CONTRO
il COMUNE di ROMA, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dagli avv. Angelo Delfini e Rosalda Rocchi, unitamente ai quali è elettivamente domiciliato presso l'Avvocatura comunale, in Roma, alla Via del Tempio di Giove n. 21;
per l'annullamento
della determinazione n. 2180 del 12.10.2005 del Comune di Roma, Municipio I…

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