Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27603 del 15 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:27603PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La valutazione della prova testimoniale e della documentazione clinica, effettuata in modo analitico e motivato dai giudici di merito, costituisce un accertamento di fatto insindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogico o viziato da errori di diritto. Pertanto, la Corte di Cassazione non può riesaminare nel merito la valutazione della credibilità dei testimoni e l'attendibilità delle dichiarazioni resa dai giudici di appello, i quali hanno adeguatamente motivato le ragioni per cui hanno ritenuto attendibili le testimonianze a carico dell'imputato e non quelle a discarico, considerandole sommarie e contraddittorie. Analogamente, la determinazione della pena, effettuata in applicazione dei criteri di cui all'art. 133 c.p. e adeguatamente motivata in relazione alla gravità del fatto e alla personalità dell'imputato, non è sindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o viziata da errori di diritto. Pertanto, la Corte di Cassazione non può sostituire la propria valutazione discrezionale a quella dei giudici di merito in ordine alla congruità della pena inflitta, la quale, nel caso di specie, risulta essere più vicina al minimo edittale che al massimo previsto per il reato ritenuto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luig - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - rel. Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacomo - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TU. SA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1677/2007 CORTE APPELLO di LECCE, del 15/06/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/05/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIO ROTELLA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'ANGELO G. che ha concluso per inammissibilita'.

RITENUTO

1 - TU. Sa. propone r…

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