Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 2237 del 2011

ECLI:IT:TARLE:2011:2237SENT

Massima

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La revoca della licenza di panificazione è legittima qualora l'attività non sia più concretamente esercitabile per l'accertata mancanza dei requisiti igienico-sanitari e di approntamento necessari allo svolgimento dell'attività, in assenza di un interesse attuale e concreto del titolare a contestare il provvedimento. Il titolare della licenza non può vantare un interesse giuridicamente rilevante alla conservazione di un titolo abilitativo riferito ad una struttura che, in maniera pacifica, non possiede i requisiti minimi per l'esercizio dell'attività e non risulta idonea allo svolgimento della stessa. In tali casi, il provvedimento di revoca della licenza, adottato dall'autorità competente, è conforme ai principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, non essendo giustificabile il mantenimento di un titolo abilitativo riferito ad una struttura inidonea. La valutazione dell'interesse del titolare della licenza alla conservazione del titolo deve essere effettuata in concreto, avendo riguardo all'effettiva situazione della struttura e alla concreta possibilità di esercizio dell'attività, senza che rilevi la mera titolarità formale della licenza. Il provvedimento di revoca, pertanto, non può essere considerato illegittimo per il solo fatto di incidere su una posizione giuridica soggettiva formalmente riconosciuta, laddove manchi un interesse attuale e concreto del titolare alla conservazione del titolo.

Sentenza completa

N. 01428/1998
REG.RIC.

N. 02237/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01428/1998 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1428 del 1998, proposto da:
((omissis)) e D'((omissis)), rappresentati e difesi dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Lecce, via 95 Rgt Fanteria, 9;

contro

Camera Commercio Industria ed Artigianato di Brindisi, rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Lecce, via ((omissis)), 16; Ministero dell'Industria, Commercio e Artigianato - Roma, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale, domiciliata in Lecce, via F. Rubichi 23;

per l'annullamento

della determinazione dirigen…

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