Cassazione penale Sez. I sentenza n. 21644 del 24 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:21644PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La detenzione e il porto di una notevole quantità di materiale pirotecnico, altamente infiammabile e micidiale, stipato in un veicolo in movimento e in prossimità di materiale facilmente incendiabile, integrano il reato di detenzione e porto di materiale esplosivo, e non il meno grave reato di detenzione abusiva di materie esplodenti, in quanto la concentrazione e le modalità di detenzione del materiale conferiscono ad esso la caratteristica della micidialità, elemento essenziale per la configurazione del primo reato. Ciò anche quando singolarmente considerati i singoli artifizi pirotecnici non presentino di per sé tale caratteristica, essendo sufficiente che nel loro insieme, in ragione delle circostanze concrete, essi assumano una oggettiva ed intrinseca potenzialità di pericolo per persone o cose. La finalità dichiarata di utilizzare il materiale per danneggiare simbolicamente le reti di recinzione dei cantieri e per difendersi dalle iniziative delle forze dell'ordine, pur rilevante sul piano probatorio, non costituisce l'elemento determinante per la qualificazione giuridica del fatto, essendo questa fondata sulla valutazione della concreta pericolosità del materiale sequestrato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3489/2014 CORTE APPELLO di TORINO, del 12/11/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/01/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO MINCHELLA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Enrico Delehaye, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RILEVATO IN FATTO
In data 30.08.2013 la Digos della Questura di Torino predisponeva un se…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.