Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3117 del 2015

ECLI:IT:TARNA:2015:3117SENT

Massima

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Il Comune, in esecuzione di un giudicato amministrativo che ha annullato l'autorizzazione per l'apertura di un passo carrabile, è tenuto a disporre la chiusura del varco illegittimamente aperto, a spese dei privati che non hanno ottemperato alla diffida alla rimozione. In caso di ulteriore inerzia del Comune, il giudice può nominare un Commissario ad acta, con facoltà di delega ad un funzionario, per dare attuazione al giudicato, con addebito delle relative spese all'amministrazione inadempiente. Il Comune, quale soggetto pubblico titolare del potere-dovere di vigilanza e controllo sull'uso legittimo del suolo pubblico, non può limitarsi a revocare l'autorizzazione illegittima, ma deve provvedere concretamente alla chiusura del passo carrabile abusivamente realizzato, in esecuzione del giudicato amministrativo che ne ha accertato l'illegittimità. L'inerzia del Comune nell'adottare le misure necessarie per dare attuazione al giudicato, nonostante la diffida del privato, legittima il ricorso all'azione di ottemperanza, con la conseguente nomina di un Commissario ad acta che provveda in via sostitutiva, con addebito delle relative spese all'amministrazione inadempiente. La sentenza afferma il principio per cui l'Amministrazione comunale, in presenza di un giudicato che accerti l'illegittimità di un'opera realizzata su suolo pubblico, non può limitarsi a revocare il titolo autorizzativo, ma deve adottare i provvedimenti necessari per ripristinare la legalità, disponendo la rimozione dell'opera abusiva. Il mancato adempimento di tale obbligo, nonostante la diffida del privato interessato, legittima l'azione di ottemperanza e la nomina di un Commissario ad acta, al fine di garantire l'effettiva esecuzione del giudicato, con addebito delle relative spese all'amministrazione inadempiente.

Sentenza completa

N. 01630/2013
REG.RIC.

N. 03117/2015 REG.PROV.COLL.

N. 01630/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1630 del 2013, proposto da:
Condominio di Via Capocci n.1, in persona dell’amministratore legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv.ti Roberto Centola e Gian Luca Lemmo, presso cui elettivamente domicilia in Napoli al Centro Direzionale Is. B/8;

contro

Comune di Napoli, in persona del Sindaco legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso, congiuntamente e disgiuntamente, dagli avv.ti Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Carpentieri Eleonora, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Anna Ivana Furnari, Giacomo Pizza, Anna Pulcini, Bruno Ricci e Raffaele …

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