Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14019 del 7 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:14019PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la concessione delle circostanze attenuanti generiche e dell'attenuante di cui all'art. 114 c.p. in favore dell'imputato, deve tenere conto di tutti gli elementi rilevanti, tra cui i precedenti penali, i procedimenti pendenti per reati analoghi e il contributo fornito alle indagini, senza incorrere in vizi logici. Nell'applicazione del reato continuato, il giudice deve individuare il reato più grave, applicare l'aumento per la recidiva nei limiti di cui all'art. 63 c.p., comma 4, e successivamente aumentare la pena base per la continuazione con gli altri reati, nel rispetto del limite minimo di cui all'art. 81 c.p., comma 4, motivando adeguatamente l'entità dell'aumento di pena applicato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabet - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/07/2018 della CORTE di APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa MOROSINI ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa MIGNOLO Olga, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS) per (OMISSIS), che h…

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