La concessione di agevolazioni pubbliche è riferita all'impresa richiedente nella sua soggettività giuridica, indipendentemente dalle modificazioni della compagine societaria. Pertanto, l'accertamento della falsità di documentazione essenziale per l'ammissione alle agevolazioni, presentata dall'impresa originariamente richiedente, comporta la revoca del contributo concesso, a prescindere da eventuali successivi cambiamenti nella titolarità della società. L'Amministrazione ha l'obbligo di revocare le agevolazioni indebitamente concesse sulla base di presupposti falsi, non essendo sufficiente il successivo subentro di nuovi soci o la richiesta di archiviazione di eventuali procedimenti penali a carico dei precedenti soci. La revoca non richiede una specifica motivazione, essendo l'interesse pubblico all'adozione dell'atto in re ipsa quando ricorre un indebito esborso di denaro pubblico con vantaggio ingiustificato per il privato.