Il giudice di legittimità, nel dichiarare inammissibile il ricorso per cassazione avverso la sentenza che ha dichiarato estinti per prescrizione i reati contestati all'imputato, afferma che: 1) L'incompetenza funzionale del giudice, pur essendo deducibile in ogni stato e grado del procedimento, non può condurre all'annullamento della sentenza impugnata, in quanto l'art. 627 c.p.p., comma 1, stabilisce che "non è ammessa discussione sulla competenza attribuita con la sentenza di annullamento". Inoltre, nel giudizio di rinvio (e in quello di cassazione a seguito di impugnazione della pronuncia del giudice di rinvio) non possono essere rilevate nullità, anche assolute, verificatesi nei precedenti gradi del giudizio o nel corso delle indagini preliminari. 2) Quando è intervenuta la prescrizione del reato, la causa di estinzione prevale sulla causa di nullità, anche assoluta, in applicazione del principio affermato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, secondo cui la prescrizione maturata ope legis prevale sulla nullità. 3) L'annullamento con rinvio della sentenza impugnata, per vizi di motivazione dedotti dal ricorrente, è precluso dal principio sancito dall'art. 129 c.p.p. di immediata declaratoria della causa estintiva, che impedisce la prosecuzione del procedimento.