Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10329 del 2021

ECLI:IT:TARLAZ:2021:10329SENT

Massima

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La pubblica amministrazione ha il dovere di concludere il procedimento amministrativo entro il termine previsto, mediante l'adozione di un provvedimento espresso. Il mancato rispetto del termine per la conclusione del procedimento, fissato in 180 giorni dalla normativa interna dell'ente, integra una violazione dell'obbligo di provvedere e legittima il ricorrente a chiedere l'accertamento dell'illegittimità del silenzio serbato e l'ordine all'amministrazione di provvedere. In caso di ulteriore inerzia, il giudice amministrativo può nominare un commissario ad acta affinché provveda in luogo dell'amministrazione inadempiente. Il principio di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, sancito dall'art. 97 della Costituzione, impone alle pubbliche amministrazioni di concludere i procedimenti avviati nei termini previsti dalla legge, garantendo così la certezza dei rapporti giuridici e la tutela delle posizioni soggettive dei cittadini. Il mancato rispetto dei termini procedimentali, oltre a integrare una violazione di legge, può altresì configurare un'ipotesi di responsabilità erariale per danno all'immagine della pubblica amministrazione. L'obbligo di provvedere entro il termine stabilito dalla legge o dai regolamenti interni dell'ente, costituisce un principio generale dell'azione amministrativa, volto ad assicurare l'efficienza, la trasparenza e la ragionevole durata del procedimento, a tutela delle situazioni giuridiche soggettive dei privati. Il commissariamento dell'amministrazione inadempiente rappresenta uno strumento di garanzia per l'effettività della tutela giurisdizionale, finalizzato a superare l'inerzia della pubblica amministrazione e a consentire il raggiungimento del risultato amministrativo dovuto.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/10/2021

N. 10329/2021 REG.PROV.COLL.

N. 05864/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5864 del 2021, proposto da Massimiliano Vittucci, rappresentato e difeso dall'avvocato Alessia Genitrini, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Umberto Garofoli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la declaratoria

- dell'illegittimità del silenzio serbato nei confronti dell'istanza presentata in data 8.3.2019 e volta all'affrancazione del vincolo relativo al Prezzo Massimo di Cessione gravante su alloggi realizzati i…

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