Cassazione penale Sez. III sentenza n. 51901 del 6 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:51901PEN

Massima

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Il possesso di beni archeologici, appartenenti al patrimonio indisponibile dello Stato, integra il reato di impossessamento illecito di cui all'art. 176 del D.Lgs. n. 42/2004, anche in assenza di una previa sottrazione, essendo sufficiente la mera consapevolezza dell'imputato di impossessarsi di beni aventi interesse culturale, la cui prova può essere desunta dalla condotta tenuta successivamente alla commissione del fatto. L'elemento soggettivo del reato è integrato dal dolo generico, senza che sia necessaria la previa qualificazione formale dei beni come "beni culturali" da parte dell'autorità amministrativa, essendo sufficiente che essi abbiano un interesse culturale oggettivo, desumibile dalle loro caratteristiche intrinseche. L'applicabilità della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p. è esclusa quando il fatto sia connotato da indubbia gravità, come nel caso di un non modesto numero di reperti archeologici rinvenuti nella disponibilità dell'imputato, il cui interesse culturale prescinde dal valore economico. Il principio di correlazione tra accusa e sentenza non è violato quando il fatto accertato non si ponga in rapporto di diversità o inconciliabilità sostanziale con quello contestato, in modo da non comportare un effettivo pregiudizio ai diritti della difesa. La pena inflitta in sede di appello, anche se identica a quella di primo grado per uno dei reati, non determina una violazione del divieto di reformatio in peius, ove sia stata complessivamente ridotta rispetto alla pronuncia di primo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - rel. Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05-11-2015 della Corte di appello di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Vito Di Nicola;
udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Antonio Balsamo che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre personalmente per cassazione impugnando la sentenza indicata in epigrafe con la quale la Corte di appello …

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