Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9420 del 1 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:9420PEN

Massima

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Il reato di cui all'art. 650 c.p. (inosservanza di un provvedimento dell'Autorità) presuppone la sussistenza di un provvedimento legalmente emanato da un soggetto competente, che imponga al destinatario una condotta necessaria per ragioni di sicurezza, ordine pubblico, igiene o giustizia. L'inosservanza di tale provvedimento integra il reato solo se il provvedimento è stato adeguatamente motivato e comunicato al destinatario, in modo da consentirgli di conoscerne i motivi e poterne sindacare la legittimità. In mancanza di una motivazione espressa nell'atto, che renda palesi le ragioni che hanno determinato l'emanazione del provvedimento, quest'ultimo non può considerarsi "legalmente dato" ai fini dell'integrazione del reato di cui all'art. 650 c.p., essendo necessario che i requisiti oggettivi, formali e sostanziali dell'atto amministrativo siano desumibili dallo stesso, senza l'ausilio di elementi extratestuali. Inoltre, il reato di cui all'art. 650 c.p. non può configurarsi quando l'inottemperanza riguardi una mera convocazione finalizzata alla notifica di un provvedimento, non rientrando tale ipotesi nella previsione normativa della disposizione incriminatrice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/11/2010 del TRIB.SEZ.DIST. di CESENA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. VINCENZO SIANI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. MURA ANTONIO che ha concluso ne seguente senso.
Il PG conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con la sentenza in epigrafe, emessa in data 3 novembre 201…

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